
LA NOSTRA STORIA
Due parole sulla storia dell'Editrice Antroposofica:
I quattro libri fondamentali di Rudolf Steiner furono pubblicati dagli editori Bocca e Laterza negli anni Venti. Subito dopo la Guerra, a Milano, venivano tradotte singole conferenze di Steiner, che erano poi ciclostilate e fascicolate con un leggero cartoncino verde per la distribuzione tra i lettori.
Durante una sua visita a Milano nel 1958, il dottor Zbinden, che era responsabile dell'Amministrazione del Lascito letterario di Rudolf Steiner (Rudolf Steiner Nachlassverwaltung) e che, come medico, veniva periodicamente per seguire un gruppo di pazienti, vedendo i ciclostilati disse che quel tipo di pubblicazione non era abbastanza dignitosa per un autore come Rudolf Steiner e che sarebbe stato opportuno pubblicare veri e propri libri, curati nei contenuti e nella forma. L'indicazione fu recepita alla lettera da Iberto Bavastro che nel 1959, insieme a Lidia Baratto, Paolo Gentilli, Fanny Podreider ed Elisabetta Unger Pederiva, fondò a Milano la casa editrice che da allora si dedica principalmente alla pubblicazione dell’opera di Rudolf Steiner. Il “Lascito” di Dornach diede il primo contributo, mettendo a disposizione poco più della metà del capitale necessario all'avviamento. Il primo volume stampato dall'Editrice fu La Saggezza dei Rosacroce: era l'autunno del 1959.
All'inizio le vendite avvenivano soprattutto per corrispondenza ed erano rivolte al pubblico degli antroposofi, però si è da subito cercato di promuovere la diffusione dei libri di Steiner anche al di fuori del mondo antroposofico, attraverso i normali canali di distribuzione e le librerie. L'attività dell'Editrice ha avuto come prima sede lo studio commercialista di Iberto Bavastro (1916-2005); in seguito fu possibile prendere in affitto due locali della cantina dello stabile sito in viale Majno e da lì gestire e coordinare le vendite e le spedizioni dei libri. Christa Schnabel Bavastro (1925-2013) iniziò a occuparsi con sempre maggiore impegno sia della gestione delle vendite, che del controllo delle traduzioni.
Lo studio di viale Majno fu poi acquistato nel 1979 dall'Editrice stessa, che a quel punto disponeva dei due locali della cantina per il magazzino e dei locali del piano rialzato per gli uffici. Quando Iberto Bavastro chiuse per pensionamento la sua attività di commercialista, poté dedicarsi a tempo pieno al lavoro dell'Editrice. Dieci anni dopo fu possibile vendere il centralissimo ufficio di viale Majno e acquistare la palazzina indipendente di via Sangallo 34, dove l'Editrice ha sede ancora oggi. Nel corso degli anni l'Editrice ha assunto alcuni collaboratori per la grafica, la contabilità, e la gestione del magazzino.
Nel panorama di generale crisi dell'editoria, l'Editrice Antroposofica ha potuto conservare la sua nicchia di mercato grazie al costante afflusso di nuovi lettori (ogni anno si vendono più di 60.000 copie di libri di Steiner, di cui circa 1000 copie per ciascun testo fondamentale) che le ha permesso di perseguire fino a oggi la sua missione aziendale: la pubblicazione e diffusione delle opere di Rudolf Steiner, costituendo di fatto il punto di riferimento pubblico per la divulgazione del suo pensiero.