Le difficoltà nei rapporti umani, che incontriamo in ambito lavorativo o nella nostra vita privata, appaiono a volte assurde e generano vere e proprie "situazioni spettrali". Proprio un simile stato di cose si era creato in una fabbrica tedesca autogestita dai lavoratori. Consigli, progetti, finanziamenti servirono a ben poco: l'iniziativa fallì soprattutto per l'incapacità delle persone di collaborare fra loro.
Partendo da questo esempio concreto, Karl-Martin Dietz ripercorre i passi che permettono di uscire dai labirinti assurdi (e spesso costruiti da noi stessi) dell'incomprensione e dello sfruttamento reciproco. Il punto di partenza è l'interesse verso l'Altro, per trovare nella cultura dialogica la strada verso un futuro sociale, per comprenderci come "uomini in divenire".
Conosci l'autore: Karl-Martin Dietz
Karl-Martïn Dietz è nato nel 1945 a Heidelberg. Ha compiuto studi dl filologia classica, germanistica e filosofia ad Heidelberg, Tübingen e Roma, ha inoltre frequentato la facoltà di scienze economiche. Si è laureato con una tesi sulla filosofia pre-socratica. Dal 1974 al 1980 ha svolto attività di insegnamento presso l'università di Heidelberg. Nel 1978 ha fondato con Thomas Kracht l'Istituto Friedrich von Hardenberg für Ku/turwlssenschaften dove, oltre a lavori legati alla scienza dello spirito e a pubblicazioni volte a una presa di consapevolezza del momento attuale, viene sviluppata una "cultura dell'iniziativa basata sul dialogo" che nel corso del tempo si è concretizzata in intraprese economiche e in organizzazioni culturali.